Ztl Fascia Verde di Roma: novità in arrivo sul fronte della circolazione per la Capitale e non solo. Cosa accade e perché
Arrivano novità in fatto di circolazione nel Lazio. La Giunta regionale ha approvato, infatti, l’aggiornamento del Piano di Risanamento della qualità dell’aria e dunque si profilano nuovi divieti in arrivo per molti automobilisti.
L’obiettivo è quello di eliminare alcune criticità dal punto di vista della qualità dell’aria che ancora permangono nella Capitale ed in altre zone della regione Lazio così come hanno mostrato i monitoraggi effettuati dall’Arpa. Vediamo allora cosa succede nella Ztl Fascia Verde di Roma e non solo.
Appena il testo dell’aggiornamento del Piano di Risanamento della qualità dell’aria sarà discusso in Consiglio regionale e diventerà attuativo entreranno in vigore nuove norme di circolazione in diverse zone della regione, in particolare a Roma e nella valle del Sacco.
Per la Capitale, in particolare, all’interno della Ztl Fascia Verde di Roma, e nei comuni con popolazione sopra ai 10mila abitanti nella Valle del Sacco, scatterà il divieto di circolazione, dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno, per i veicoli più inquinanti.
In particolare, per Roma si dovranno fermare i veicoli a diesel fino a euro 5 e quelli a benzina fino a euro 2. I comuni potranno però inserire delle misure compensative che, in rispetto del piano regionale, permettono di evitare i divieti.
Nell’aggiornamento del Piano, inoltre, si specifica che la Regione Lazio dice no ad un sistema compensativo già in uso a Milano che prevede, per le auto più inquinanti, l’acquisto di chilometraggio all’interno delle Ztl.
Si tratta di Move-In, sistema che la Regione ha respinto specificando che non intende che gli interventi compensativi possano gravare sulle famiglie perdendo di vista quello che deve essere per tutti un obiettivo comune, ridurre l’inquinamento. “Una misura che abbiamo sempre considerato inutile e dannosa, perché pensata solo per fare cassa sulla pelle dei cittadini” la precisazione fatta da Marco Perissa, deputato e presidente della federazione romana di Fratelli d’Italia.
Un modo questo per evitare altre sanzioni da parte dell’Europa ricordando che gli accordi presi con la precedente amministrazione guidata da Zingaretti sono vincolanti.
A Roma si punta verso un piano che non sia coercitivo nei confronti dei cittadini e che non riguardi solo la mobilità. Lo ha spiegato a Fanpage.it Eugenio Patanè, assessore capitolino ai Trasporti specificando che lo scorso anno la Regione Lazio ha accordato la proroga chiesta dal Comune sulla Zlt e quest’anno si farà lo stesso.
Si punta ad un lavoro più ampio, secondo Patanè: “faremo un piano complessivo rispetto ai due inquinanti in base ai quali abbiamo subito, come Italia, due volte un procedimento di infrazione da parte dell’Unione Europea”.
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