Da qualche tempo, quando si accede all’applicazione WhatsApp, si nota uno strano cerchio di colore blu: che cos’è e a cosa serve?
Lo abbiamo notato tutti, proprio in basso sulla destra, un piccolo cerchio di colore blu acceso, quando accediamo all’applicazione di WhatsApp, la piattaforma di messaggistica più diffusa nel mondo. Quando apriamo la lista delle chat, ecco che il cerchio compare come per magia, ma di cosa si tratta e a cosa serve? Si tratta dell’ennesima novità di Meta.
WhatsApp si rinnova, per l’ennesima volta, cercando non solo di accontentare tutti gli utenti, ma anche di sfruttare le tecnologie più avanzate. Probabilmente, WhatsApp è l’app che progredisce più veloce in assoluto, aggiornandosi di continuo. Ora, in tempi di IA, anche WhatsApp sfrutta la potenza dell’Intelligenza Artificiale, rilasciando la nuova versione.
L’azienda Meta, che controlla diversi social, come Facebook, Instagram e WhatsApp, ha rilasciato da qualche settimana la nuova versione di Intelligenza Artificiale, la Meta AI, per implementare le funzioni della chat e rendere l’esperienza di messaggistica più veloce e intuitiva per tutti gli utenti. Meta AI è il chat bot basato sul modello Llama 3.2 e da qualche giorno è disponibile in tutta Europa.
Come funziona il cerchio blu di WhatsApp? Basta cliccarci sopra per poter interagire con Meta AI, aprendo la chat dedicata che sfrutta l’Intelligenza Artificiale. Qui, l’utente può chiedere alla AI di creare testi, immagini, suggerimenti, ma non solo, perché facendo domande può ricevere risposte accurate e ricevere anche consigli, su qualsiasi argomento. Meta AI si può usare nella chat personale ma anche nelle chat di gruppo.
Tuttavia, come per ogni innovazione e aggiornamento, non mancano le polemiche, con molti utenti che si sono lamentati perché ritengono il chat bot di Meta troppo invasivo, poiché rischia di ledere la privacy dell’utente stesso. Alcuni, addirittura, hanno chiesto di poter disattivare il cerchietto blu, ma al momento non è possibile disinstallarlo da WhatsApp.
Meta AI è l’assistente virtuale integrato direttamente nell’applicazione, non si può disattivare né cancellare dal display. Tuttavia, occorre chiarire che il chat bot non ha accesso alle conversazioni private dell’utente, le quali restano protette tramite crittografia end-to-end. La stessa Meta AI, se azionata, mette in guardia l’utente, avvisandolo di non condividere dati sensibili.
I contenuti scambiati con l’assistente virtuale, infatti, possono essere utilizzati dall’azienda stessa per poter migliorare i modelli di IA e fornire un servizio migliore nel corso del tempo. Dunque, la stessa Meta avverte i propri utenti di essere monitorati. Una funzione che non piace a molti utenti, anche se, a dire la verità, basta non chiedere cose troppo sensibili alla IA e non diffondere informazioni personali per restare tutelati.
Insomma, basta avere la testa sulle spalle per proteggere la propria privacy e sfruttare l’Intelligenza Artificiale solo per questioni generiche. Basta usare la tecnologia con criterio per non avere problemi, anche perché Meta stessa ha ammesso di utilizzare le conversazioni degli utenti per addestrare i modelli su qualsiasi argomento, compreso l’uso dei dialetti e le espressioni gergali, in modo tale da essere più precisa.
Ma se proprio non si accettano queste regole, esiste un altro modo per tutelarsi: basta richiedere di compilare un modulo di opposizione, che si riceve tramite mail, da registrare per negare il consenso all’utilizzo delle conversazioni.
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