Il Fisco riaccende il suo evasometro, sempre più preciso e pressante, per scovare illeciti da parte dei contribuenti: che cosa comporta?
La macchina del Fisco si rimette in modo, specialmente in questo periodo storico così delicato e incerto dal punto di vista economico, e va a caccia di eventuali illeciti da parte dei contribuenti. Torna l’evasometro, ponendo maggiore attenzione e maggiore pressione verso i soggetti con alti debiti fiscali sulle spalle e con patrimoni occultati. La Guardia di Finanza ha recentemente illustrato in Senato il suo metodo di lavoro.

Sfruttando i dati forniti dalle banche e lavorando con le tecnologie più avanzate, ecco che la Guardia di Finanza, insieme all’Agenzia delle Entrate, sono tornati a setacciare l’intero territorio italiano alla ricerca di movimenti sospetti di denaro. La lotta all’evasione fiscale prosegue imperterrita, basandosi su uno strumento tecnologico avanzato, l’evasometro. In cosa consiste e chi va a colpire?
L’evasometro come strumento tecnologico avanzato per scovare illeciti sui patrimoni: come funziona
L’evasometro è uno strumento tecnologico molto preciso e si abbatte su tutti i contribuenti, analizzando conti e movimenti di ognuno. Come la Guardia di Finanza intende rafforzare i controlli e combattere l’evasione fiscale, in Italia purtroppo ancora troppo elevata?
In realtà, l’utilizzo dell’evasometro non è certo una novità, visto che oramai viene impiegato regolarmente dal 2019. Tuttavia, grazie ai passi da gigante compiuti dalla tecnologia e alla maggiore collaborazione con le singole banche, questo strumento è diventato oggi più preciso e sicuro, tanto che riesce a incrociare tutti i dati a disposizione e a individuare debiti fiscali in atto e soggetti a rischio.

In particolare, devono fare attenzione i contribuenti con elevato patrimonio, sia su territorio italiano che in terra straniera. Non bisogna mai omettere alcun pagamento, per non imbattersi nell’evasometro e attivare l’intervento della Guardia di Finanza. Lo strumento analizza automaticamente tutte le informazioni del CRS, assegnando poi un punteggio. Superata una certa soglia, scattano i controlli più approfonditi e si rischia.
Evasione fiscale: scattano i controlli della Guardia di Finanzia per chi possiede ingenti patrimoni e molti debiti
Se il punteggio calcolato dall’evasometro su un soggetto è abbastanza elevato, i controlli si fanno più serrati e vengono svolti mensilmente. Le Forze dell’Ordine, quindi, garantiscono un costante monitoraggio dei soggetti più a rischio, impedendo che i debiti contratti o i patrimoni occultati possano aggravarsi o vengano fatti sparire. Osservati speciali, viste le cifre di cui stiamo parlando, sono soprattutto le aziende, gli imprenditori e le società cartiere, da sempre sotto osservazione speciale.

Inoltre, il Fisco monitora attentamente i titolari di partita Iva. Soltanto lo scorso anno, non a caso, quasi 4 mila soggetti con partita Iva sono stati controllati per via di alcuni movimenti sospetti e per mancati pagamenti. Ma qual è la soglia di rischio per far scattare accertamenti mensili da parte dell’evasometro? La soglia è fissata a partire dai 50 mila euro di debito.
Inoltre, se il soggetto è a forte rischio, l’evasometro viene impiegato insieme a un altro strumento, il Silver Notice dell’Interpol, che permette di controllare le banche dati finanziarie in quasi tutti i paesi del mondo, scovando quindi patrimoni detenuti su conti esteri. L’evasometro viene gestito dall’organismo UIPAR, ossia l’Unità Integrata Permanente di Analisi del Rischio.