Bonifico ai figli: come eseguirlo correttamente per non finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco. La causale conta e ti spieghiamo perché
Oggi Il Fisco in accordo con il governo sta attenzionando sempre di più i controlli sui conti correnti dei cittadini e delle imprese. Un’azione che mira a scovare gli illeciti e a garantire una circolazione del denaro limpida e pulita.

E’ per questo che tutto quello che viene svolto con la liquidità tramite carte e conti correnti deve essere effettuato in maniera chiara. Anche i bonifici nei confronti dei figli se non selezionati in modo corretto possono portare i cittadini sotto la lente dei controlli fiscali. Vediamo perché.
Bonifico ai figli e l’importanza della causale cosa sapere
A tutti sarà capitato di effettuare dei bonifici nei confronti dei figli per un regalo o per dare loro dei soldi in un momento di difficoltà. Niente di strano ma c’è da fare attenzione alla causale per evitare spaventi e malintesi con l’Agenzia delle Entrate che può attivare dei controlli fiscali.
Ma andiamo per ordine e spieghiamo tutto. La causale in un bonifico è molto importante perché spiega il motivo per cui si sta inviando quella somma di denaro. Non è obbligatoria seconda la legge e dunque può essere anche omessa ma il Fisco può chiedere spiegazioni sul perché di quel trasferimento che senza specifiche può risultare sospetto.

Per evitare problemi, dunque, con il Fisco il consiglio è quello di specificare sempre la motivazione del trasferimento compilando in modo corretto la causale.
Bonifico ai figli: come evitare gli errori ed i controlli del Fisco
Anche quando un genitore manda dei soldi al figlio via bonifico per pagare l’affitto di casa, per consentirgli di acquistare qualcosa come, ad esempio, un paio di occhiali o altro, è bene che nella causale lo specifichi sempre, indicando anche il periodo temporale.
In questo modo il trasferimento di denaro è tracciato e si comprende anche la motivazione per il quale è stato fatto. Inoltre, per una contabilità personale scrivere anche il periodo temporale è comodo e pratico. In caso ci fossero dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, poi, gli estratti conti con le causali sono chiari e non ammettono equivoci.

Anche causali del tipo “Canone affitto maggio”, “Acquisto occhiali” con riferimento al numero della fattura, o anche “donazione” o “prestito”, “sostegno genitoriale” sono tutti modi corretti per poter compilare la causale del bonifico effettuato in favore del figlio.
Cosa ricordare
È importante ricordare, dunque, che le finalità dello spostamento di denaro devono essere sempre specificate in modo chiaro. Qualora questo non avvenisse, il contribuente potrebbe trovarsi in una posizione sfavorevole nei confronti del Fisco che può chiedere chiarimenti. In questi casi la causale ha un ruolo determinante.
Ricordiamo, infatti, che recentemente la Cassazione con l’ordinanza n. 16850 del 19 giugno 2024 ha precisato che “se il contribuente non fornisce valide giustificazioni dei prelievi e versamenti effettuati su conti correnti a lui riconducibili, è legittimo l’accertamento bancario eseguito dall’Amministrazione finanziaria ai sensi dell’articolo 32 del Testo unico sull’accertamento delle imposte sui redditi”.